Servizi

Erica Curzi - Psicologa Psicoterapeuta cognitivo comportamentale

Sostegno Psicologico

Ognuno di noi nel corso della propria vita può sperimentare momenti critici o particolarmente stressanti che possono portare a condizioni di stallo e di sofferenza psicologica.

Il sostegno psicologico ha la finalità di inquadrare la problematica presentata e aiutare la persona a mettere in campo le risorse personali e le strategie per uscire dal momento di crisi, migliorare l'autostima e la qualità di vita.

Tale percorso può essere individuale, di coppia, familiare e di gruppo ed è indicato nei casi in cui l'individuo si trovi ad affrontare:

  • conflitti personali, familiari o lavorativi
  • situazioni di crisi associate ad elevata sofferenza emotiva (es. separazioni, lutti, divorzi, malattie)
  • sintomatologia di tipo ansioso, depressivo, insonnia, forte stress
  • periodi di forte cambiamento (es. inizio dell'università o di un nuovo lavoro, matrimonio, nascita di un figlio, pensionamento)
  • problematiche legate alla sfera della sessualità
  • decisioni dall'elevato impatto emotivo (inerenti la famiglia, l'ambito lavorativo, ecc.)
  • problematiche legate alla gestione dei figli nei periodi dell'infanzia e dell'adolescenza
  • problematiche legate all'adolescenza

Consulenza Psicologica

La consulenza psicologica è uno spazio di ascolto e accoglienza per la persona che si trova ad affrontare una situazione critica attuale, che può essere di natura affettiva, sociale, lavorativa o familiare.

Consiste in un numero limitato di colloqui clinici mirati ad identificare e comprendere le problematiche e il disagio sperimentato dall'individuo.

Una volta raccolte le informazioni necessarie, lo psicologo restituisce al cliente una lettura della situazione problematica, individuando gli aspetti su cui è prioritario intervenire.

Al termine della consulenza lo psicologo può concordare con il paziente gli obiettivi specifici su cui lavorare, suggerendo le tecniche e le modalità di maggiore efficacia, oppure può consigliare l'invio ad un collega maggiormente specializzato in una specifica area.

Psicodiagnostica e valutazione psicologica

Prima di intraprendere un percorso di sostegno psicologico è importante capire con accuratezza la specifica natura del disagio portato dalla persona.

Per questo motivo i primi colloqui sono generalmente finalizzati ad una valutazione psicodiagnostica, attraverso la raccolta di informazioni sia sulla storia personale sia sulla sintomatologia di chi richiede l'intervento, così da poter individuare insieme possibili soluzioni e strutturare al meglio l'intervento.

La Psicodiagnosi prevede un'indagine approfondita delle caratteristiche emotive, relazionali e cognitive della persona, dei tratti che contraddistinguono la sua personalità, al fine di comprenderne il suo funzionamento psicologico globale, ponendo particolare attenzione alle risorse, ai punti di forza e anche alle eventuali problematiche psicologiche che contribuiscono al disagio sperimentato dalla persona.

I colloqui, il tipo di tecniche e gli strumenti psicologici utilizzati saranno strutturati e scelti in relazione allo scopo della consultazione, all'età dei pazienti (bambini - adolescenti - adulti) e al tipo di difficoltà presentata.

Per tale percorso di psicodiagnosi ci si avvale di diversi strumenti, tra cui:

  • Colloqui e osservazioni cliniche
  • Inventari e test di personalità
  • Test per indagare sintomi e disturbi psicologici
  • Test d'intelligenza
  • Test neuropsicologici
  • Test grafici proiettivi

Psicoterapia cognitivo-comportamentale

Oltre alle attività prettamente psicologiche sopra descritte, svolgo prestazioni di Psicoterapia sotto la supervisione di tutor o supervisori accreditati dalla Scuola di appartenenza. L'approccio a cui faccio riferimento è quello cognitivo-comportamentale, integrandolo all'occorrenza con tecniche di terza generazione.

La Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale (Cognitive-Behaviour Therapy, CBT) è attualmente considerata a livello internazionale uno dei più affidabili ed efficaci modelli per la comprensione e il trattamento dei disturbi psicopatologici. La CBT è efficace nel ridurre sintomi d'ansia, depressione, ossessioni e nel migliorare i disturbi di personalità e patologie più gravi.

Tale approccio, sviluppato negli anni '60 da studiosi quali Aaron Beck e Albert Ellis, postula una complessa relazione tra emozioni, pensieri e comportamenti evidenziando come i problemi emotivi siano in gran parte il prodotto di credenze disfunzionali che si mantengono nel tempo.    La teoria di fondo sottolinea l'importanza delle distorsioni cognitive e della rappresentazione soggettiva della realtà nell'origine e nel mantenimento dei disturbi emotivi e comportamentali.  Ciò implica che non sarebbero gli eventi a creare e mantenere i problemi psicologici, emotivi e di comportamento, ma questi verrebbero piuttosto largamente influenzati dalle strutture e costruzioni cognitive dell'individuo.

La psicoterapia cognitivo-comportamentale si propone, di conseguenza, di aiutare i pazienti ad individuare i pensieri ricorrenti e gli schemi disfunzionali di ragionamento e d'interpretazione della realtà, al fine di sostituirli e/o integrarli con convinzioni più funzionali.

La CBT si caratterizza per le seguenti peculiarità:

  • È scientificamente fondata: studi scientifici controllati hanno dimostrato l'efficacia della terapia cognitiva nel trattamento della maggior parte dei disturbi psicologici, tra cui la depressione maggiore, il disturbo di panico, la fobia sociale, il disturbo d'ansia generalizzato, il disturbo ossessivo-compulsivo, i disturbi dell'alimentazione, le psicosi. Altre ricerche condotte sia a livello nazionale (Istituto Superiore della Sanità) che internazionale (Organizzazione Mondiale della Sanità) hanno dimostrato che la psicoterapia cognitiva ha un'efficacia maggiore o pari agli psicofarmaci nella cura di molte patologie psichiatriche. Se paragonata agli psicofarmaci, inoltre, la terapia cognitivo-comportamentale risulta essere più utile nella prevenzione delle ricadute. In alcuni disturbi (es. disturbo bipolare, psicosi), tuttavia, il trattamento farmacologico continua ad essere indispensabile.
  • È orientata allo scopo: terapeuta e paziente stabiliscono insieme gli obiettivi della terapia ed il piano terapeutico da adottare. Generalmente il terapeuta cognitivo-comportamentale interviene dapprima sui sintomi che, nel momento presente, generano maggiore sofferenza e disagio e quindi possono interferire con il benessere e il funzionamento quotidiano, per poi lavorare sugli altri aspetti del disturbo. Periodicamente si verificano i progressi fatti rispetto agli scopo prefissati, anche mediante valutazioni testologiche.
  • È centrata sui problemi attuali: lo scopo della terapia è la risoluzione/attenuazione dei problemi attuali del paziente e l'attenzione del terapeuta è rivolta soprattutto al qui ed ora. In modo particolare il terapeuta pone la sua attenzione su ciò che nel presente contribuisce a mantenere la sofferenza, pur considerando gli eventi passati e le esperienze infantili come utili fonti d'informazione circa l'origine, il mantenimento e l'evoluzione dei sintomi.
  • È basata sulla collaborazione attiva tra terapeuta e paziente: terapeuta e paziente collaborano attivamente per comprendere, affrontare e gestire il problema.
  • Utilizza molteplici tecniche: La terapia cognitivo-comportamentale fa uso di una serie di tecniche che servono a gestire gli stati emotivi dolorosi del paziente. Le tecniche che vengono utilizzate variano in base al tipo di problema presentato e alla fase della terapia.
  • Mira a far diventare il paziente terapeuta di se stesso: Il terapeuta istruisce il paziente sulla natura del suo disturbo, sul processo della terapia e sulle tecniche cognitive e comportamentali che possono essere utilizzate. Il paziente, quindi, viene allenato a prendere consapevolezza del proprio funzionamento mentale e ad utilizzare le tecniche apprese durante il percorso di psicoterapia per gestire la propria sofferenza. L'acquisizione delle abilità di gestione delle emozioni dolorose permette al soggetto di beneficiare del trattamento anche dopo la conclusione della terapia.